Raffaello lo sconosciuto Giovanni Battista

Non è facile racchiudere in soli cm. 40x40 quanto l'occhio destro e il sinistro dello sconosciuto San Giovanni Battista (di Raffaello eseguito nel 1515), ha rivelato. Dati semi celati al tempo durante l'esecuzione.
Un nuovo, silente dialogo si apre con le opere d'arte siano esse riconosciute che sconosciute: un metodo innovativo che, nell'immagine qui pubblicata, testimonia plausibilmente quanto gli antichi artisti tenevano alla paternità e datazione dei loro dipinti, quanto la singola genialità di ognuno emerga nella combinazione delle scritte celate e le figure, i volti che spesso raggiungono come in questo caso un virtuosismo non comune.
Raffaello Sanzio qui dimostra chiaramente come sia sorpassato il vecchio modo accademico di analisi di un qualsiasi dipinto, una nuovissima era scientifica si è aperta nel mondo dell'arte.
La scienza più che l'uomo la vera protagonista.

Uno studio scientifico annunciato: "La mazzata scientifica di Raffaello Sanzio" sul finire del 2024.
Tra i più incisivi, rivelatori di un'enorme bagaglio di genialità, di sensibilità artistica ed umana, lo studio qui pubblicato non ha eguali: Raffaello tra i più grandi se non il più grande nel semi celare firme, date e figure nelle sue opere. Avrei giurato che l'Estasi di Santa Cecilia della Pinacoteca Nazionale di Bologna fosse tra le opere di questo grande il quadro che recava una moltitudine di dati segreti semi celati, (volume "Raffaello, firme, date e figure celate nelle opere"- a cura di Luciano Buso, edizioni Grafiche Antiga 2021), scopro ora cose del tutto nuove, formidabili, in questo sconosciuto Giovanni Battista del 1515.
Il dipinto è da pulire e restaurare, di collezione privata, viene a me sottoposto per l'analisi scientifica, per la messa in luce delle firme, delle date e delle figure in esso semi celate. Già rilevate le firme, le sigle e le date segrete apposte per esteso, decido ora di analizzare con grandi particolari l'occhio destro del Battista: rimango basito da quanto emerso, non ho parole.
Ho avuto oggi un colloquio per telefono con un amico, il quale sentita la mia voce mi ha detto: "...riposati Luciano, sento che sei stanco...".  Questo studio mi ha impegnato molto, in special modo mi ha turbato non poco e, viva la stanchezza quando si scoprono cose di questa portata storica. Raffaello tra i più amati!
Alcuni particolari recano 'l'evidenziata' nella pagina che segue.
Ogni immagine misura cm. 40x40, andrebbe così vista nel monitor grande di un computer.
L'ultima immagine mostra l'occhio destro del Battista ingrandito: interamente scritto e interessato dalle figure (volti), non evidenziato come solitamente faccio.

La vista quando abbinata alla scienza, alla sete di conoscenza, all'intelletto.
Per termine 'polimerizzazione' si intende il comportamento dei pigmenti (colore) nei secoli. Solitamente il colore comincia la sua polimerizzazione, cristallizzazione, intorno ai 70/100 anni dall'esecuzione, per continuare nei secoli sino ad arrivare a quanto il particolare ingrandito dell'occhio sinistro del San Giovanni Battista qui mostra, del tutto simile all'attuale manto pittorico della Gioconda di Leonardo da Vinci. Non si bleffa quindi quando si nota chiaramente questo comportamento della materia che compone un'opera d'arte eseguita ad olio o tempera.
Ciò premesso l'ingrandimento dell'occhio sinistro rivela cose preziose, non evidenziate intenzionalmente per tacitare quelle voci che tanto dicono ma, poco sanno.
Gli occhi del San Giovanni Battista stanno parlando e parlano una lingua chiara, internazionale.
Gli studi continuano serrati e in modo professionale.